L’emergenza di oggi si chiama gioco d’azzardo e per assurdo colpisce gli strati sociali più poveri del nostro paese. Sempre più disoccupati, disperati si buttano nell’ultima speranza rimasta: scommesse e videopoker.
Li potete vedere a tutte le ore in bar di periferia, in tabacchi che hanno scoperto come tamponare la crisi mettendo delle macchinette “mangiasoldi”: stiamo parlando dei dannati del vizio del gioco. Sono disoccupati, non hanno redditi, eppure il vizio li porta a dilapidare stipendi delle mogli o pensioni dei genitori. Sempre più la cronaca si occupa di loro e dei loro atti ultimi di disperazione. Libera, l’associazione contro le Mafie, stima che quella del gioco d’azzardo (mettendo dentro tutto, dai videopoker alle scommesse) sia la terza industria del paese con oltre 80 miliardi di fatturato annuo. Si stima poi che siano ben 10 miliardi il fatturato illecito derivante da questo settore. Insomma un giro d’affari enorme su cui chiaramente si è buttata a capofitto la malavita organizzata.
Anche per le mafie questo è un boccone ghiotto. Grazie alla grossa crisi che ha colpito il settore i bar e i commercianti si sono buttati a mettere dentro gli esercizi le macchinette mangiasoldi. “Morte tua, vita mia”, come a dire, io salvo la mia attività prendendo i soldi dalle tasche dei disperati e della povera gente. Oggi purtroppo non ci si fa scrupolo di nulla pur di stare a galla. C’è anche da dire che ultimamente anche il gioco online è venuto a dare una mano al popolo del vizio. Da casa si può giocare comodamente (e rovinarsi) utilizzando carte prepagate e carte di credito. Insomma come dire, per rovinarsi comodamente da casa senza neanche fare la fatica di andare al bar.
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