La lettera di dimissioni

 

Talvolta capita che un lavoratore sia intenzionato ad interrompere un contratto di lavoro, dando la lettera di dimissioni, per diversi motivi, tra cui la necessità di nuovi stimoli, nuove opportunità lavorative oppure dei problemi irrimediabili sorti sul posto di lavoro.

Per questo è necessario, secondo la legge che regola i rapporti lavorativi tra le parti, presentare una lettera di dimissioni che, con il dovuto preavviso, avvertirà il datore di lavoro della volontà di non proseguire il rapporto professionale, specificando le modalità con cui quest’ultimo verrà terminato.


La lettera di dimissioni rappresenta un diritto fondamentale per il lavoratore ma anche un dovere verso il datore di lavoro visto che, nel caso si faccia a meno di spedirla oppure la si spedisce senza preavviso, sarà il lavoratore stesso a dover pagare una penale per non aver rispettato gli obblighi contrattuali.

Nel caso di dimissioni per giusta causa, che può riguardare diverse ingiustizie quali offese, mobbing o mancati pagamenti, il lavoratore non è tenuto a rispettare il periodo di preavviso per sollevarsi dall’incarico.

Ricordo inoltre che nella lettera di dimissioni è obbligatorio inserire:

Il proprio nome, cognome ed indirizzo
Nome ed indirizzo dell’Azienda
Le motivazioni che spingono ad interrompere il rapporto professionale
La data di consegna della lettera e quella del giorno effettivo delle dimissioni
La propria firma e quella del datore di lavoro