Sembra che nessuno sul lavoro si senta sicuro, prima, privato o statale che fosse, un lavoro durava una vita e ci accompagnava fino alla pensione. Oggi invece tutto è diventato caotico, senza punti di riferimento certi: contratti con agenzie interinali che ti portano a contatto con operai assunti a tempo indetermitato.
Fate le stesse cose tutti i giorni ma te poi da un giorni all’altro non servi più e sparisci; lavoratori con la scadenza segnata sul contratto a tempo determinato. Giovani alle prese con uno stage gratuito o dove a malapena ti passano un rimborso spese. Fai le stesse cose magari di un impiegato, e forse anche più per metterti in evidenza, ma poi scopri che dopo quello stage te ne aspetta un altro in un altra azienda.
Pensate che sei occupati su dieci sui sentono insicuri sul posto di lavoro, molte volte perchè sanno di essere l’anello debole della catena
Andiamo quindi a vedere quali sono le preccupazioni e ansie maggiori dei lavoratori italiani:
I giovani over 40 a rischio
Grande ansia fra i giovani sul lavoro ma a grosso rischio sono le fasce dei 40-50 enni. In queste ultime fasce l’insicurezza raggiunge il 57 per cento del campione.
Assunzioni con il contagocce
Un dato preoccupante è quello dell’occupazione a tempo permanente: diminuisce sempre più. Grande preoccupazione fra i lavoratori per quest. Capiscono sempre più che perdendo quello che hanno difficilmente ritroverebbero un lavoro a contratto indeterminato.
Sacrifici sul lavoro
Più della metà delle persone intervistate per questa ricerca ha dichiarato di aver lavorato molto di più e a condizioni sfavorevoli.
Congiuntura e politica sfavorevoli
I lavoratori sono ben consci che poco è stato fatto realmente per il mondo del lavoro; e non parliamo di riforma del lavoro ma di idee e progettualità per creare nuovi posti di lavoro.
L’incertezza nel mondo del lavoro è testimoniata da qesta ricerca a cura di ISPO-Openjobmetis, molto recente, proprio del marzo 2013.
Percentuale di risposte che hanno indicato “sicuro” alla domanda “Oggi, rispetto a prima che cominciasse la crisi economica, all’incirca cinque anni fa, Lei direbbe che il suo lavoro è…”.
Sicuri del proprio lavoro(%)
Lavoratori in proprio 17%
Operai 23%
Commessi 23%
Free lance 27%
Impiegati 37%
Liberi professionisti 42%
Quadri e funzionari 43%
Imprenditori 52%
Insegnanti 55%
Dirigenti 56%
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