COME DIVENTARE UN DETECTIVE PRIVATO

In Italia, l’ambito normativo, professionale, giurisprudenziale riguardante gli investigatori privati o detectives ha storicamente avuto confini poco marcati e nitidi, lasciando spazi interpretativi e zone grigie anche in merito alla parte relativa alla formazione professionale.

A tale elemento si aggiunga un’offerta formativa sostanzialmente carente sino al secolo scorso, almeno a livello universitario.

Solo dai primi anni 2000 alcuni atenei hanno attivato corsi di laurea specifici in scienze dell’investigazione, prima presso l’Università degli Studi de L’Aquila (corso attivo dal 2001 che  è stato poi soppresso a causa di vari fattori seguenti ai noti eventi sismici che hanno interessato la città abruzzese), poi presso alcuni plessi universitari tra i quali spicca il Corso di Laurea in Scienze dell’Investigazione e della Sicurezza nella cittadina umbra di Narni (TR), sede distaccata dell’Università degli studi di Perugia, con oltre 1.000 iscritti.

Oggi il quadro dell’offerta formativa è molto più chiaro e definito anche grazie alla riforma legislativa avvenuta con il Decreto del Ministero dell’interno del 1º dicembre 2010 n. 269, attraverso il quale sono stati scolpiti a livello normativo gli ambiti specifici del titolare della licenza di pubblica sicurezza, necessaria per svolgere la professione di detective privato, nonché, fatto per certuni aspetti  anche più rilevante, dei suoi più stretti collaboratori ovvero l’investigatore privato autorizzato dipendente e i collaboratori investigativi per le indagini elementari .

Il dispositivo normativo del 2010 ha precisato anche i requisiti necessari per accedere alla professione, comunque subordinata al rilascio della licenza da parte del prefetto che ha ampi margini discrezionali, ovvero l’obbligo aver svolto con profitto un periodo di pratica, per almeno un triennio, presso un investigatore privato, autorizzato da almeno cinque anni, in costanza di rapporto di lavoro dipendente e con esito positivo espressamente attestato dallo stesso detective ed aver conseguito, al momento della richiesta, una laurea almeno triennale nelle aree previste.

Quindi il Legislatore ha inteso anche disciplinare nel medesimo complesso normativo anche l’aspetto dell’aggiornamento professionale, stabilendo che, ai fini del rinnovo annuale dell’autorizzazione è necessario produrre, unitamente alla dichiarazione di prosecuzione attività, certificazione attestante il superamento di un corso di aggiornamento organizzato da strutture universitarie o da centri di formazione professionale riconosciuti dalle Regioni e accreditati presso il Ministero dell’Interno.

Quest’ultimo aspetto è molto importante poiché ha disciplinato, e sanzionato per legge, che gli investigatori privati debbano necessariamente essere sempre aggiornati e quindi all’ altezza dei delicati ambiti professionali nei quali operano che spaziano dalla materia giuslavoristica, all’ ambito creditizio, sino alle competenze più classiche della sfera matrimoniale e civile e delle indagini difensive .

Al di là tuttavia della sfera normativa va anche ricordata l’importanza della preparazione tecnica del detective che, oggi, non si può limitare né alle competenze giuridiche e alle nozioni giurisprudenziali né tanto meno alla preparazione, per quanto fondamentale, nelle tecniche di pedinamento ed appostamento.

E’ ovvio che l’evolversi del contesto tecnologico e digitale/informatico ha comportato un cambiamento, complice ancora una volta il DL 269/2010 ed il relativo Vademecum che ha stabilito la liceità dell’utilizzo dei dispositivi GPS nei pedinamenti automobilistici.

La richiesta di maggiore competenza tecnologica nell’ utilizzo sia di apparecchiature base come fotocamere e telecamere sia di strumenti ancora più specifici quali localizzatori GPS e relativi pacchetti software, programmi informatici di gestione delle immagini e dei filmati, strumenti di prevenzione contro furti e danneggiamenti,  apparecchiature elettroniche per l’esecuzione di bonifiche ambientali e telefoniche, richiede delle competenze informatiche e tecnologiche non del tutto trascurabili.