Triplo suicidio nelle Marche: il dramma del lavoro accomuna tutti

Da un pò di tempo a questa parte molte persone e questa è sicuramente una notizia drammatica la fanno finita, il dramma delle difficoltà legate al lavoro portano queste persone alla disperazione completa, decidono di porre fine alla loro vita.

Difficile dire cosa scatti nella mente di una persona che vive il dramma della perdita di lavoro, certamente un progressivo impoverimento della propria dignità, unita a un senso di solitudine che li accompagna.

Le autorità professano buonismi che onestamente sembrano fuori luogo, in un momento nel quale il paese stanco e sfiduciato attende delle risposte che sembrano non arrivare da nessuna parte, occorrerebbe ponderare anche le parole.

Il lavoro è poco, molti lo perdono e anche per quelli che continuano a mantenerlo le prospettive future non sono buone, una sorta di cappa di pessimismo e sfiducia accompagna le giornate degli italiani ogni giorno.

Difficile dire se questa situazione sia sanabile, probabilmente occorreranno anni di duro lavoro per fare in modo tale che le lancette del tempo vengano riportate indietro, un problema che accomuna tutti e da tutti vissuto come tale.


Purtroppo per molti la vergogna di non avere più una situazione economica che consente di vivere in maniera dignitosa, si traduce in un gesto estremo che è quello della cessazione della propria vita, il suicidio come arma contro l’angoscia della disoccupazione.

Un gesto estremo magari accompagnato da un bigliettino nel quale si chiede scusa, una sorta di appello disperato a un barlume di dignità che la crisi sembra aver portato via del tutto, difficile dire se sia effettivamente così.

In questo modo una coppia di Civitanova Marche ha decido di andarsene, con un biglietto nel quale chiedeva scusa per il gesto, ancora una volta un dramma legato alla solitudine e alla disillusione in una situazione nella quale tutto sembra fermo.


Dopo il gesto le dichiarazioni delle autorità locali legate al fatto che non si sono rivolti a loro per chiedere un aiuto, la disoccupazione vista come una condizione patologica che toglie dignità alle persone, sopra ogni cosa aleggia una domanda, quella legata alla capacità della politica di capire i problemi della gente, fornendo soluzioni nell’immediato. A questa tragedia si è aggiunto il suicidio del fratello della donna una volta appreso l’accaduto. Una incredibile tragedia dovuto al fatto della perdita del lavoro e della paura di affrontare situazioni che si vedono senza speranza.

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