Come riconoscere le truffe nel mondo del lavoro


Sembra che ormai l’attività preferita dell’uomo sia quella di truffare i suoi simili. Sia per reale bisogno o perchè desiderano arricchirsi sulle spalle degli altri, il fatto rimane che moltissime persone rimangono con in mano niente, dopo aver subito una delle tante truffe in circolazione nel mondo del lavoro.


Ma come funzionano queste truffe e soprattutto, come riconoscerle?
Diffidate di quegli pseudo-datori di lavoro che vi chiedono di investire del denaro in un corso di formazione per avviare dopo il contratto di lavoro. Questo non solo è una richiesta ingiusta da fare ad una persona che ha bisogno di lavorare per vivere (e questo include il fatto che di soldi ne abbia in fin dei conti davvero pochi) ma anche illecita. I corsi di formazione il titolare li può anche far pagare ai suoi dipendenti, ma solo dopo aver stipulato un regolare contratto di lavoro e solo scalando il denaro volta volta dalla busta paga.


Evitate anche quegli annunci dove vi chiedono di versare una somma iniziale per avviare una piccola attività all’interno di una struttura già avviata. Spesso e volentieri dopo che avete firmato il vostro assegno o dato il via al bonifico bancario scoprirete che non solo la pseudo-sede di lavoro non esiste, ma non riuscirete più ad entrare in contatto con la persona con cui avete parlato.

Avrete capito che tutti quei lavori dove è richiesto un contributo economico da parte del disoccupato sono semplicemente delle truffe.
Attenzione particolare dovete darla anche a chi vi richiede un periodo di prova senza però volervi retribuire. Dal punto di vista di un futuro lavoratore l’offerta potrebbe sembrare buona, visto che garantirebbe un lavoro sicuro in un secondo momento. Ma cosa succede quando il periodo di prova finisce e voi venite mandati a casa?

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