Ecco tutto quello che c’è da sapere se si desidera seguire una carriera come bagnini: corsi da seguire, requisiti da rispettare e sbocchi lavorativi.
Molti ragazzi decidono di diventare bagnini anche per poter lavorare all’estero. Tuttavia la strada non è semplice, anche perché i brevetti italiani non sono riconosciuti nei Paesi stranieri. Solo i brevetti che sono stati ottenuti in un Paese del Commonwealth permettono di lavorare al di fuori di quel Paese, ma sempre rimanendo all’interno del Commonwealth. Questo non vuol dire che, con un brevetto italiano, sia del tutto impossibile lavorare al di fuori dei confini italiani. Per esempio, esistono resort o villaggi turistici che appartengono a compagnie italiane grazie a cui il brevetto conseguito in Italia è valido. Inoltre, in alcuni Paesi può essere consentito l’accesso all’esame che si deve sostenere per avere il brevetto. Il consiglio è sempre e solo quello di informarsi in anticipo per ottenere tutte le informazioni del caso.
Fare il bagnino in Italia
Ma anche se non si decide di andare all’estero, quali sono le prospettive offerte da questo lavoro nel nostro Paese? La risposta ha a che fare senza dubbio con la retribuzione a cui si ambisce, che però cambia a seconda di molteplici variabili: per esempio le dimensioni del lido, la località e la tipologia di spiaggia. Se si ipotizza una paga tra i 6 e i 7 euro all’ora, ecco che in un mese è possibile guadagnare fino a un massimo di 1.800 euro.
Tutti i brevetti
Come si è detto, per fare il bagnino c’è bisogno di un brevetto. Quello base è il brevetto P, che permette di lavorare solo in piscina: non è valido, infatti, per fare da assistenti bagnanti al mare o al lago. Solo con il brevetto MIP si può lavorare dappertutto, mentre una via di mezzo è il brevetto IP, che offre l’opportunità di fare i bagnini in piscina e al lago.
Il corso di formazione
La consegna del brevetto – o attestato, a seconda di come lo si voglia chiamare – è lo step conclusivo di un percorso che presuppone il frequentare un corso di formazione, che abbina la teoria alla pratica. Questo corso può essere organizzato o dalla Federazione Italiana Salvamento Acquatico o dalla Federazione Italiana Nuoto. Al termine del corso, poi, si otterrà il certificato di abilitazione grazie a cui si potrà iniziare a lavorare come bagnini.